COMUNICATO STAMPA
Si è svolta sabato 4 e domenica 5 maggio in Val Tartano l’Assemble annuale unificata delle sezioni
ITALIANA E SVIZZERA dell’Associazione AMAMONT
L’Associazione transfrontaliera italo-svizzera AmAMont è nata per sostenere la ruralità alpina, di montagna e lo sviluppo della cooperazione tra regioni e cantoni.
L’assemblea annuale si è riunita per il gli adempimenti statutari e per continuare il dibattito affrontando le varie tematiche delle nostre montagne e delle vallate italiane e svizzere. L’Associazione intercala le sue Assisi e l’Evento annuale alternativamente tra Svizzera e Italia, quale testimonianza di una nuova e rinnovata visione nei confronti dell’arco alpino europeo, specialmente considerando le peculiarità sia delle nostre montagne quanto delle nostre valli di montagna.
Una trentina di persone, italiane e svizzere si è riunita in Val Tartano presso il villaggio Furfulera sabato 4 e domenica 5 maggio 2019;
i temi affrontati e discussi hanno riguardato le aree alpine, e, come, ancora oggi, questi territori in quota,
possono essere risorsa e riferimento vitale per la società moderna contrastando così l’esodo dalle montagne, l’abbandono, il degrado degli alpeggi e delle valli di alpine con relativa perdita di identità e autostima delle sue popolazioni. Tutti i soci hanno ribadito e sottolineato che AmAMont deve continuare ad essere una contro- proposta positiva al dilagante nichilismo, anonimato, consumismo e omologazione.
In particolare è stato posto l’accento sul tema del futuro delle nostre comunità di montagna e il ruolo che i giovani possono avere.
La domanda, proprio con particolare riferimento ai giovani, è: “perché e come si può vivere in montagna?”. I soci AmAMont hanno sottolineato che questo è argomento cruciale. Si è peraltro convenuto di proporre questo titolo per un convegno da promuovere congiuntamente tra AmAMont e “Insieme a Chamois”, Associazione culturale montana che persegue intenti affini per il territorio valdostano (Chamois è il comune più alto della Valle d’Aosta e si trova a oltre 1800 m s.l.m. nella regione di Valtournenche, nella valle del Cervino). Tale incontro che per AmAMont potrebbe rappresentare l’evento annuale sarebbe ipotizzato per la domenica 22 settembre 2019 nella località valdostana. Tra i diversi temi emersi nel corso dell’Assemblea per il mantenimento delle Comunità Alpine ci sono la salvaguardia ambientale, il mantenimento delle attività artigianali e degli esercizi commerciali locali, l’istruzione, la solidarietà, il sostegno e lo sviluppo di attività agricole in stretta sinergia con il turismo “lento” e soprattutto consapevole e rispettoso del lavoro del montanaro, argomenti che devono anche trovare attenzione istituzionale.
Il dibattito ha anche fatto emergere come la montagna ha una grande opportunità di rigenerazione materiale e spirituale.
L’Associazione prende atto di continue importanti adesioni di nuovi soci provenienti da diverse regioni dell’arco alpino europeo che sono rimaste attratte e affascinate dalla impostazione di fondo culturale di AmAMont, basata anzitutto sul valore a priori della montagna come effettiva possibile risorsa, sia umana che materiale -quando almeno l’uomo sa esser realista e riconosce anche i suoi limiti-!, quale denominatore comune.
La montagna porta in sé un valore identitario sicuramente alla pari delle pianure e delle città, anzi probabilmente ben superiore, proprio per la sfida che la realtà montanara pone all’umano! In tal senso anche le obiezioni dei cosiddetti grandi pensatori del business e dell’avvenire del continente europeo, specialmente in Svizzera (vedi Avenir Suisse), risultano essere delle visioni frivole e superficiali che non si curano e non tengono conto della struttura e della natura effettiva dell’umano che non è soltanto materia e macchina di fredda produzione per un business e una competizione disumana e all’infinito!… poi ci si meraviglia delle cifre in aumento dell’umano che non resiste più, per es. allo stress e cade nel burn-out.
In questo senso risultano assurde pure le continue pretese dei governi ai contadini e particolarmente quelli di montagna (per es. di continue richieste di ulteriori prestazioni collegato a un continuo aumento di burocrazia), cose che sviliscono e impoveriscono di fatto una produzione a misura d’uomo, apprezzata ed eccellente.
La delegazione ha visitato l’allevamento ed Agriturismo di capre della giovane Raffaella Bianchini (dove si è potuto constatare la validità del lavoro dell’agricoltura di montagna a misura d’uomo!)… e in seguito la Contrada Bagini in Val Corta.
Segretariato AmAMont
