COMUNICATO STAMPA
L’associazione italo- svizzera AmAMont e l’ Associazione “Insieme a Chamois” con il patrocinio del Comune di Chamois hanno organizzato a Chamois il 21 e il 22 settembre 2019 il convegno “Vivere in un paese di montagna: un’opportunità per i giovani?”.
Per il benessere del pianeta è importante evitare lo spopolamento delle aree montane, ma vivere e lavorare in montagna è una sfida per tutti, soprattutto per i più giovani. Il 21 e 22 settembre una cinquantina di partecipanti provenienti da varie regioni d’Italia e da alcuni cantoni Svizzeri si sono confrontati su questo tema in un convegno che si è svolto a Chamois (AO), unico comune italiano senza auto a 1815 m s.l.m. Erano presenti rappresentanti della ricerca (CNR, Dipartimento Scienze, Agrarie Forestali e Alimentari dell’Università di Torino), di Scuole agrarie, di varie istituzioni, Legambiente, SlowFood, MontagnaViva e numerosi giovani imprenditori .
Nel primo pomeriggio dava inizio al Convegno il saluto e l’intervento d’introduzione da parte del Presidente, onorario e tuttora presidente AmAMont CH, l’avvocato dr Plinio Pianta di Brusio (Canton Grigioni/Svizzera) che spiegava il perché della nascita di AmAMont nel 2007, in seguito all’emergenza della montagna con un primo convegno di tre giorni presso il suo “alpe” Li Piani a 2100 m s.l.m.. La conseguente storia di AmAMont ha portato ad oltre una ventina di incontri, con convegni e assemblee nelle diverse regioni alpine: da Poschiavo nel 2008 a Trento (al passo del Brocon e sull’alpe Montalon), da Cuneo (Val Maira /Lo Puy e a Coumboscuro Val Grana, Cuneo) alla Lessinia (Verona), da Sils in Engadina alla Val Prettigovia (Davos), dal Ticino (Curzutt nel 2011 e poi in Val Leventina a Sobrio nel 2018) alle assemblee in Val Camonica, a Sondrio, a Brusio e a Soazza (Val Mesolcina).
Galline, Cinema, Capre, Mucche, Maiali , Birra, Formaggio: un convegno a Chamois
In seguito durante il pomeriggio di studio si è svolta la tavola rotonda presieduta dal prof. Luca Battaglini del Dipartimento di Scienze, Agrarie Forestali e Alimentari dell’Università di Torino alla quale hanno partecipato Annie Bionaz, dottore forestale e ambientale e allevatrice della Valpelline, Elisa Urbano anche laureata in Scienze Forestali e Ambientali e allevatrice di maiali allo stato semibrado ad Arnad, Stefano Marcoz allevatore di galline ovaiole al pascolo di Aosta, Dino Planaz, Presidente della Association Régionale Eléveurs Valdôtaines Renè Benzo dell’Institut Agricole Régional e Presidente della fondazione Ollignan, Maria Beria della Associazione Fondiaria “La Chiara” di Usseglio.
Gli allevatori, agricoltori e imprenditori, per lo più giovani, hanno descritto le motivazioni alla base della scelta di vivere e lavorare in montagna, senza nascondere le difficoltà di questa scelta e indicando le possibili strategie per fermare l’abbandono delle terre alte.
E’ poi stato proiettato il film interamente girato a Chamois “Chez moi” mentre la domenica i partecipanti hanno visitato la stalla con le capre da combattimento di Simone Rigollet e Davide Ducly, il luppoleto sperimentale e i campi di orzo di Mario Lovaglio, degustato la Bière de Chamois e la Fontina d’alpeggio di Dino Planaz.
Il convegno è stata una preziosa occasione di conoscenza e confronto fra istituzioni e giovani imprenditori e l’occasione per iniziare una fruttuosa collaborazione.
Associazione AmAMont