Egregio Presidente dell’Associazione Amici degli Alpeggi e della Montagna, Avv. Pianta,
Egregi membri della Direttiva dell’associazione, Lodevoli autorità,
Gentili Signore ed egregi Signori;
è per me un piacere porgervi il saluto del Consiglio di Stato in questa vostra giornata in Ticino.
Nonostante la vicinanza geografica, culturale e linguistica, infatti, credo sia importante approfondire sempre di più la conoscenza reciproca fra Svizzera e Italia e, più in particolare, fra Lombardia e Piemonte da una parte e i Cantoni Grigioni e Ticino dall’altra.
Ben vengano dunque questi preziosi momenti di incontro focalizzati sulle convergenze -la cultura alpina ne è un significativo esempio -e improntati alla ricerca di utili sinergie e collaborazioni anche internazionali.
È dunque questo, a mio avviso, un buon esempio di collaborazione istituzionale potenzialmente capace di offrire vantaggi per la gente di montagna e di conseguenza anche – come giustamente è riportato nel titolo del convegno – per i cittadini.
Simili iniziative ed espressioni di buon vicinato dovrebbero fungere da concreto esempio per altre relazioni fra i nostri due Paesi che negli ultimi anni si sono fatte ben più critiche e tese. Ma non è a voi oggi che devo dire queste cose.
Un altro genere di collaborazione istituzionale, rivolto in questo caso verso l’interno, avviene evidentemente attraverso le politiche sviluppate dal Cantone volte al sostegno e alla promozione dell’agricoltura e dei suoi prodotti.
Anche gli alpeggi, la cui importanza per l’economia regionale è da tempo nota, sono sostenuti nell’ambito di queste politiche. In Ticino sono censiti oltre un centinaio gli alpeggi, la metà dei quali aderiscono al quaderno dei compiti della denominazione di origine protetta del formaggio d’alpe ticinese.
Il formaggio d’alpe ticinese – che immagino abbiate avuto il piacere di gustare – è sicuramente, assieme ai nostri vini, il fiore all’occhiello della produzione agroalimentare cantonale.
Produzione che come potete immaginare ha anche una rilevante valenza economica.
La produzione annuale di formaggio – che si aggira sui 350-400.000 chilogrammi per un valore di circa 8 milioni di franchi – costituisce in primo luogo un valore aggiunto di reddito molto importante per le aziende agricole, soprattutto in un momento congiunturale non facile per gli agricoltori ticinesi.
Secondariamente, contribuendo a mantenere un paesaggio aperto contrastando l’avanzata della superficie boschiva, gli alpeggi sono parte integrante se non costitutiva di quel paesaggio tanto apprezzato dai turisti che, soprattutto dal Nord delle Alpi, scelgono le nostre latitudini quale meta per le loro vacanze creando anche un notevole indotto economico per la regione.
Considerata l’importanza economica, oltre che culturale, degli alpeggi, lo Stato prevede una consistente politica di investimento per il mantenimento e la ristrutturazione delle strutture alpestri: basti pensare che, solo nell’ultimo anno, sono stati erogati contributi cantonali e federali a fondo perso per oltre 1 milione di franchi.
Grazie a questa politica gli agricoltori si dotano così dei moderni strumenti di produzione, da affiancare ovviamente ai metodi tradizionali nel segno di quel connubio tra tradizione e innovazione che costituisce la ricetta basilare di ogni prodotto di qualità.
L’impegno del Cantone per la promozione dei prodotti e della loro qualità si basa però anche su altri strumenti: quello più importante è sicuramente la formazione, con cui è possibile sensibilizzare gli alpigiani sulle buone pratiche di produzione. Per questo la consulenza agricola cantonale – e in particolare la consulente lattiero casearia – organizza giornate di formazione molto apprezzate e ben frequentate.
Non voglio però dilungarmi, perché le relazioni che seguiranno si prospettano molto interessanti. Vorrei unicamente ribadire che la sfida di ogni politica economica sta nel riuscire a combinare la valorizzazione del territorio e lo sviluppo economico: in questo senso l’economia alpestre è uno positivo esempio da seguire.
Grazie per l’attenzione.